Rapporto sessuale: nell'immagine un orologio ed un cuore

I tempi dell’amore – Parte 1/2

La prima domanda a cui questi studi hanno tentato di rispondere è quale sia la durata media e quale quella ottimale di un rapporto sessuale.

Uno studio dell’università del Queensland ha calcolato una durata media del rapporto sessuale al netto dei preliminari: l’esperimento australiano, tanto curioso quanto pragmatico, ha coinvolto 500 coppie provenienti da diverse parti del mondo e le ha dotate di un cronometro (!) da attivare al momento della penetrazione e da stoppare al momento dell’eiaculazione. Lo studio, che ha messo a sistema vari rapporti per ogni coppia, ha registrato una forbice di esiti piuttosto ampia, compresa fra i 44 minuti e i 33 secondi, arrivando a stabilire che la durata media di un rapporto sessuale è di 5,4 minuti.

Il team di medici responsabile dell’esperimento ha anche riscontrato che, contrariamente a quanto si potrebbe pensare, tanto l’uso del preservativo quanto l’essere circoncisi non influenzano particolarmente la durata dell’atto sessuale.

Per quanto riguarda invece la durata ideale, una ricerca della Society for Sex Therapy and Reserch di Washington, basata su dati certamente meno empirici, è giunta a stabilire che il sesso perfetto durerebbe in media dieci minuti. Si parla anche in questo caso di rapporto sessuale stricto sensu, escludendo dunque tutta la fase dei preliminari.

Secondo i soggetti coinvolti 10 minuti sarebbero il tempo ideale per permettere ad entrambi i partner di  raggiungere l’orgasmo. Un rapporto sessuale di durata inferiore rischierebbe di deludere, mentre se si protraesse più a lungo scatterebbe il rischio di calo di coinvolgimento e noia.

Per quanto questi studi possano risultare curiosi e interessanti, la loro attendibilità è comunque minata dall’esclusione della variabile costituita dai preliminari, ovvero quella fase di effusioni, contatti e stimolazioni di varia natura che dura mediamente più a lungo del rapporto sessuale vero e proprio, e che ha spesso un ruolo decisivo nel far crescere l’eccitazione della coppia e favorire il raggiungimento dell’orgasmo.

Per quanto riguarda quest’ultimo, infine, la scienza (ma anche l’esperienza) ci dice che la donna raggiunge più difficilmente l’apice del piacere rispetto all’uomo, ma di contro l’orgasmo femminile dura mediamente più del doppio di quello maschile, arrivando facilmente ai 20 secondi contro i 6 secondi medi dell’uomo.