Sex shop

Sex shop o concept store dell’amore?

Sapevi che proprio negli anni della rivoluzione culturale, anni in cui il sesso ha cominciato ad essere vissuto con meno tabù e più libertà, sono nati i primi i primi negozi di vendita di articoli erotici, gli odierni sex shop?

In Italia il primato è nelle mani di un paese della provincia di Belluno, Cesiomaggiore, che nel 1969 ha ospitato, lontano da sguardi indiscreti, la prima rivendita di materiale video VHS e oggettistica erotica. Dai primi anni ’70, con l’evoluzione culturale e l’abbattimento progressivo dei pregiudizi legati al sesso, i negozi si sono arricchiti, hanno ampliato enormemente la loro offerta fino ad ospitare, oggi, salette per proiezioni cinematografiche private.

Nel ventunesimo secolo non solo si può accedere ad una offerta ricca e variegata di oggetti, biancheria e giochi sexy a cui attingere per le proprie notti di passione, ma lo si può fare anche in maniera estremamente discreta.

Articoli erotici: le rivendite del futuro incontrano il design

L’ultima frontiera del sex shop, infatti, sembrerebbe essere il distributore automatico di giochi hot e materiale erotico: niente commessi con cui dover chiacchierare, niente clienti che si potrebbero conoscere e nessun siparietto imbarazzante a favore di pure macchinette che distribuiscono gli oggetti desiderati.

Basta inserire la tessera sanitaria, e dimostrare in tal modo la maggiore età, che un mondo parallelo fatto di paperelle, biancheria intima commestibile, immagini del Kamasutra e sex toys arditi diventa d’improvviso accessibile a tutte le tasche attraverso pratici dispenser.

Inoltre, alcuni professionisti del settore esprimono il desiderio di abbandonare il desueto concetto di “sex shop” per una terminologia che rappresenta più l’idea di offerta di oggi: per qualcuno è preferibile, infatti, parlare di “concept store dedicato all’amore”, un luogo dove seduzione e erotismo incontrano l’intenso piacere e il sano divertimento.

E voi, siete mai entrati in un concept store dell’amore?