Osso penico: un uomo visibilmente preoccupato dalla possibilità che possa rompersi l'osso del pene

Osso Penico: il pene maschile può rompersi?

Avete mai sentito parlare di osso penico e della possibilità che il pene maschile possa rompersi?

A questa domanda a molti verrà in mente la famosa immagine di una radiografia di un pene umano con un osso fratturato al suo interno; un simpatico artificio estremamente eloquente, spesso utilizzato per far comprendere a qualcuno che sta esagerando nell’insistere su qualche argomento nei nostri confronti.

Per quanto divertente, l’immagine è chiaramente finta; come tutti sappiamo non esiste alcun osso all’interno del membro maschile, ma pare non sia sempre stato così.

L’osso penico, o baculum, è infatti presente in quasi tutte le specie animali, compresi molti primati quali macachi, bonobo, scimpanzé e gorilla; con i quali abbiamo indubbiamente radici e antenati in comune.

Alcuni scienziati e antropologi hanno studiato l’evoluzione del pene e ricostruito la storia di quest’osso, cercando una spiegazione al perché sia scomparso nella nostra specie e in poche altre.

Perché, quindi, l’uomo ha perso nel corso della storia evolutiva l’osso del pene?

Il motivo sembra legato alle modalità di accoppiamento. Nei primati, infatti, e in generale nelle specie poligame, la presenza di quest’osso retrattile nella struttura del pene serve a garantire una maggiore possibilità di generare prole, consentendo un’erezione meccanica e volontaria e, di conseguenza, la possibilità di intraprendere un maggior numero di accoppiamenti (un leone, ad esempio, grazie al suo baculum, può accoppiarsi fino a 250 volte in quattro giorni!).

Gli scienziati ipotizzano che l’essere umano abbia perso l’osso penico quando la monogamia è emersa come strategia riproduttiva dominante della specie, al tempo dell’Homo Erectus, circa 1,9 milioni di anni fa.

Che ne pensate di questa evoluzione? A dire il vero il nostro primo pensiero all’idea di possedere un baculum è di notevole preoccupazione, quantomeno per scomodità e rischio…

Ah… nonostante l’assenza di ossi o ossa, come il pene degli animali, la risposta alla domanda iniziale è comunque Sì!

Quel che può rompersi non è l’osso penico, in quanto come detto sopra non ne siamo più dotati, ma è la membrana che ricopre e contiene i corpi cavernosi, ovvero la struttura spugnosa dell’organo maschile che permette l’erezione del pene nel momento in cui viene permeata dall’afflusso di sangue…. evento raro ma dolorosissimo!