ansia da prestazione sessuale

Ansia da prestazione sessuale: mito o realtà? #NeParliamoNoi

L’ansia da prestazione sessuale induce alcune persone a vivere con eccessiva apprensione le situazioni in cui ci si aspetta di raggiungere un risultato, specie se ritenuto difficile. Questo accade non solo – ad esempio – nel lavoro o nella pratica sportiva, ma anche nelle relazioni, soprattutto quelle che hanno una componente sessuale.

L’ansia da prestazione sessuale è tutt’altro che un mito: #NeParliamoNoi con il Dottor Nicola Macchione, urologo, andrologo, autore del libro “Il sesso semplice” e divulgatore scientifico, noto sui social media come @md_urologist.

La sessualità tra piacere e performance

In un articolo precedente abbiamo visto come la salute sessuale sia uno stato di benessere fisico, emotivo, mentale, e sociale legato alla sessualità. Il sesso dovrebbe essere una pratica del piacere, ma difficilmente lo sarà se viene vissuta come una performance.

Dagli studi scientifici emerge che l’ansia da prestazione sessuale è tutt’altro che un mito, anzi, è reale per il 16% delle donne e il 25% degli uomini. *

Si tratta di quella paura, ansia o preoccupazione legata all’attività sessuale o, spesso, anche solo ad un incontro finalizzato ad un eventuale rapporto sessuale. Nell’uomo si presenta tipicamente con la “mancata erezione” ma può manifestarsi anche con un disturbo dell’eiaculazione o la mancanza di piacere.

Quali sono le paure più comuni

Le “paure” che possono far insorgere l’ansia da prestazione sessuale sono molte. Alcune sono comuni nei due sessi, ad esempio:

  • Il timore di non essere abbastanza “bravo/a” a dare piacere al/alla partner
  • Una bassa autostima, magari legata a condizioni come il sovrappeso che portano a non piacersi e a non apprezzare il proprio corpo
  • La paura di non essere in grado di avere un orgasmo

Per gli uomini si aggiungono il timore di avere il pene piccolo, di eiaculazione precoce e di mancata erezione. Quest’ultima è proprio il “segno” più frequente di ansia da prestazione negli uomini.

E come un cane che si morde la coda, la condizione di ansia si auto amplifica, cioè si ripete di continuo, con un impatto notevole non solo sul benessere sessuale dell’individuo ma sulla qualità della vita sua e del partner.

Cosa fare in caso di ansia da prestazione?

Purtroppo, non c’è una soluzione valida per tutti. Però ci sono alcune cose che tutti possono fare.

  • Anzitutto ammettere di avere paura
  • Poi, individuare di cosa abbiamo paura, cosa ci provoca l’ansia da prestazione
  • Non ultimo, rendersi conto che sono milioni le persone al mondo che sperimentano l’ansia da prestazione

Ammettere di avere paura e sapere di non essere soli può aiutarci a parlarne, e parlarne può essere il primo passo per riuscire a gestire l’ansia da prestazione.

Ricordiamoci che il benessere sessuale passa anche attraverso una sessualità consapevole e vivere la sessualità consapevolmente significa anche parlare delle proprie difficoltà, confrontarsi sui dubbi, condividere le proprie esperienze, anche solo per “leggerle” in un’ottica diversa.

 

*Robert E. Pyke, Sexual Performance Anxiety. Sexual Medicine Reviews, Volume 8, Issue 2, 2020, Pages 183-190. ISSN 2050-0521, https://doi.org/10.1016/j.sxmr.2019.07.001. (https://www.sciencedirect.com/science/article/pii/S2050052119300745)

 

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